3za. Domenica ADV B

Gv 1: 6-8, 19-28 testimone della luce
È curioso come il quarto vangelo presenti il ​​personaggio di Giovanni Battista. È un «uomo», senza più qualifiche o precisioni. Non c’è niente che ci dica della sua origine o condizione sociale. Lui stesso sa che non è importante. Non è il Messia, né Elia, né il Profeta che tutti stanno aspettando. Vede solo se stesso come «la voce di chi grida nel deserto: Preparate una via al Signore». Dio però lo manda come «testimone della luce», capace di risvegliare la fede di tutti. Una persona che può diffondere luce e vita. Cosa significa essere testimoni della luce?
Un testimone è come Giovanni. Non ha importanza. Non cerca di essere originale o di attirare l’attenzione. Non cerca di avere un impatto su nessuno. Vive la sua vita in modo semplice e convincente. Si è visto che Dio illumina la sua vita. Lo irradia nel suo modo di vivere e di credere.
Il testimone della luce non parla molto, ma è una voce. Lui o lei vive qualcosa di inconfondibile. Comunica ciò che lo fa vivere. Non dice cose su Dio, ma condivide «qualcosa». 

Letture

Is 61,1-2a.10-11

Sal Lk 1,46-50.53-54

1Tes 5,16-24

Gv 1,6-8.19-28  

Non insegna la dottrina religiosa, ma invita alla fede. La sua vita di testimone attira e suscita interesse. Non incolpa nessuno, non condanna. Diffonde fiducia in Dio, libero da paure. Apre sempre strade. Lui o lei è come Giovanni Battista, «preparando la via del Signore …»
Il testimone si sente debole e limitato. Spesso conferma che la sua fede non trova sostegno o eco sociale. Si ritrova persino circondato dall’indifferenza o dal rifiuto. Ma la testimonianza di Dio non giudica nessuno. Non vede gli altri come avversari che devono essere combattuti o convinti: Dio sa come incontrare ciascuno dei figli e delle figlie di Dio.
Si dice che il mondo di oggi si stia trasformando in un «deserto», ma la testimonianza ci rivela che qualcuno conosce Dio e l’amore, qualcuno conosce la «fonte» e come placare la sete di felicità che troviamo negli esseri umani . La vita è piena di piccoli testimoni. Sono credenti semplici, umili, conosciuti solo nel loro ambiente; persone profondamente buone. Vivono per verità e amore. Loro «preparano la via» verso Dio per noi. Sono il meglio che la Chiesa ha da offrire.